La signora Lennox.

Con tutto questo tempo (quasi) libero, sto velocemente perdendo il controllo dei miei ritmi. Ma la cosa brutta è che non posso incazzarmi con nessuno, manco con me. Sto bene, ho un equilibrio quasi costante, ma mi perdo dei pezzi per strada. Mi sveglio ad orari scombinati, pranzo alle 3 del pomeriggio, non riesco a dipingere e scrivo sempre meno. Non voglio lasciarmi andare, l'ho fatto per molto tempo, può bastare. Il sole mi opprime pesantemente e non solo quello. Perchè cavolo mi vado ad impegnare su cose che non mi piacciono? Anzi, mi piacciono, ma vorrei farle a modo mio. Che palla assurda. Le scimmie saltano di ramo in ramo, assaggio la notte, la notte che passa più svelta, su lente lenzuola di corpi, sudati si chiudono gli occhi, si spegne l'insegna dell'ultima vita di luce, rubate si finge il silenzio perfetto, l'esterno ti sembra di pace, la notte d'estate, intanto il ruomore, nel buio dell'anima mia, che corre a gambe levate, sbattendo con forza, su muri di pelle e di ossa. Oggi sono particolarmente vuota, stanca, stufa. E un motivo serio non c'è. Sono 2 notti che nei miei sogni sono vestita pesante, e il mio desiderio più grande è diventato potersi mettere una felpa. Mi piacerebbe fare il carrè, ma ho i capelli di due colori, sarebbe una troiata. Ma io non dovevo lavorare quest'estate? Non dovevo traslocare? Non dovevo andare il India? Non dovevo comprare un cappello di paglia? Non ho ancora organizzato nulla. Stringimi madre, ho molto peccato, ma la vita è un suicidio, l'amore un rogo e voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida, senza un finale che faccia male, coi cuori sporchi e le mani lavate, a salvarmi vieni a salvarmi, salvami, bacia il colpevole se dice la verità. Ah, che meraviglia. Vado a fumare, ci sentiamo domani :)

Ora lo sai .-.