Fammi entrare nella tua vita. Anche e soprattutto dove sei sola e nessuno ti vede: fammi entrare. Dammi il senso di qualcosa che capiti matematicamente una volta al mese.

lunedì 23 marzo 2009

Grande puffo.

Oggi giornata pallosamente divertente. Iniziata stranamente tardi, o almeno per i miei canonici orari. Sto cazzo, riesco ad entrare prima della campana quasi per miracolo, e stamattina uscita dalla doccia erano già le 8.20 perciò tanto vale entrare alla seconda senza rischiare un'incidente stradale, tipo "ragazza investita da anziano". Visto che non sono una di quelle fortunate ragazze che per recarsi a scuola possono decidere tra lo strappo dai genitori, la bicicletta o l'autobus. Io e la mia cara bigona partiamo ogni santo giorno. Vivere con il padre che va a lavoro alle 6.30 è una bella sfiga. Mamma non vive con noi (divorzio o meglio separazione perchè non sono mai stati sposati) perciò non posso contare nemmeno sul suo sedile. E quando la bici non parte, causa carburante ovvero copertoni, catena, varie ed eventuali, metto le scarpe buone e parto sotto il caldo sole primaverile. Di quelli classici, velati da uno strato consistente di nebbia. Roba da non vedere neppure i miei piedi. Nonostante questo a scuola va sempre piuttosto bene. Oggi particolarmente dopo aver visto l'esito di matematica. Un bel 9 1/2 da aggiungere alla pila di 6. Molto orgogliosa. Anche se non dovrei, perchè manco ho aperto il libro, che ancora non ho scartato. Dopo essere uscita di scuola alle 16.00 ho affondato le fauci in un hot dog pinzo di birra. Avrei certamente potuto evitare la birra, ma certe volte proprio non si può. Eppoi sigarette sulle scalinate, routine. Oddio, ho pure avuto un mezzo flirt con un'ottantenne. Tra le tante avance 'ti offro un caffè? O preferisci un cappuccino? Lo bevi il cappuccino?' 'Quest'estate prendiamo un gelato? Poi, se ti va andiamo a casa mia, o tua' 'Dio con te è stato davvero uno scultore, sembri un angelo'. Diiiiio, ma pure pedofilo devo trovarmelo il nonno? Sono quasi terrorizzata. Ma meglio non pensarci troppo. Sto finendo Brizzi, consigliato da Luca, e non vedo l'ora di leggere il resto della bibliografia ovvero 2 o 3 libri. Mi piace molto il suo modo di descivere le vicende, senza essere volgare, ma neppure bigotto. E ora sono qui, io e altre 14 sigarette. Sterminate per le 9 di domani. Ma nulla di strano. Solo tanta voglia di amore e affetto che solo loro sanno darmi appieno. Entrano perfette, si inzuppano di me e ne escono massacrate, ma non sembrano soffire. Mi offrono una danza misteriosa e tranquilla. Ne sono profondamente innamorata.

4 commenti:

  1. mmmh mi hai fatto tornare ai bei tempi delle superiori (si dice ancora "che figata" o faccio la figura del nonnetto-gagliardo-maripone-pedofilo?)

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  2. hey :) cosa stai leggendo di brizzi? jack frusciante??? splendido alex d. e poi è un bassista punk rock!!!
    prenditi pure bastogne, non te ne pentirai...

    il prossimo che leggerò è vita quotidiana a bologna ai tempi di vasco... dal titolo tutto un programma!!!

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  3. "che figata" si dice, eccome. ma si sta attenti a non essere troppo banalizzati.



    alex d. è un figo. buona lettura!

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  4. ciao ursula...questo post scorre che è una meraviglia..è che quasi tutte le giornate della nostra generazione scorrono cosi routine come dici tu..scopare con le sigarette cmq è sempre una gioia......

    complimenti per il blog....ciao

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