Fammi entrare nella tua vita. Anche e soprattutto dove sei sola e nessuno ti vede: fammi entrare. Dammi il senso di qualcosa che capiti matematicamente una volta al mese.

venerdì 6 maggio 2011

Lettera.

Cara me,
ti scrivo perchè così non può continuare. Ti scrivo perchè inizi a perdere la testa e speriamo che almeno questo basti a far calmare le dita dei tuoi piedi.
Come credi di andare avanti così? Ti rendi conto che ti stai scavando una fossa di sospiri, ansie, pianti e insicurezze? Perchè dopo giornate di pacati silenzi e perfezione, devi far saltare tutto in 2 minuti?
La sensazione di prurito sotto il cuore, che ignori da praticamente sempre, deve restare nascosta. Deve stare sotto chiave, ferma, invisibile.
Non è bello farsi mille domande su un 'se' che anni fa sarebbe stato un 'certoperchèno'. Maledetta me, lo sai che sei proprio un'impunita?
Anzi, stavolta ti và bene che hai trovato un osso duro, o meglio un muscolo, che ti regge distante. Ma come tutte le cose ferme e imbattibili, verrà giù anche questo muro. Verranno giù convinzioni, principi, ma sosprattutto tante lacrime. Come sempre non tue, perchè sei fin troppo menefreghista e sfacciata.
Perciò ti dico, smettila ora perchè ti reputavo una ragazza forte, una con idee solide.
So che lo faresti, ma non lo farai. So che premi per scrivere un messaggio, ma non lo farai.
Ti voglio bene, almeno fino a quando non capirai davvero che anche tu te ne vuoi, e chiudi il cuore con una cazzo di chiave a forma di sette.

Baci,
Sara.

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