Fammi entrare nella tua vita. Anche e soprattutto dove sei sola e nessuno ti vede: fammi entrare. Dammi il senso di qualcosa che capiti matematicamente una volta al mese.

giovedì 21 maggio 2009

Reggiano mio.

Alcune settimane fa, stavo al settimo cielo e non era accaduto nulla di esaltante e particolarmente bello. Ora, che non succede proprio niente di niente, mi sento quasi triste. Come se l'amaro sia rimasto in bocca dopo varie volte che lavavo i denti. Mi scoccia, e pure tanto, ma qualcosa di bello non è ancora arrivato per farmi balzare e farmi godere l'estate che tanto odio. Che voglia assurda di viaggiare, mangiare cose diverse, sentire un'altra temperatura da quella italiana, conoscere gente nuova e scambiare indirizzi che entrambi perderemo, alzarsi all'alba e vedere il sole spuntare dietro l'orizzonte, non essere stanchi ma pronti a scoprire.

'Che dici di venire qui sabato a dormire?'
'Lo sai che non è il caso'
'Dimmi di no, che non hai altro al mondo,
che non ce n'è bisogno, sei tu la notte e il giorno:
non mi svegliare
non voglio tornare nel mio mondo'
'E questa che centra?'
'Centri tu'

Non ci posso venire sabato a dormire da te, tu sai il perchè e fingere che il tempo si sia fermato allo scorso anno o a tutte quelle giornate d'amore folle, non ci fa bene. Non ci fa bene perchè vivi lontano, perchè siamo troppo simili e finiremmo per esaurirci a vicenda, perchè potrei amarti per tutta la vita, perchè ho paura. Non chiederlo mai più, ti prego.

E se questa potrebbe essere la cosa bella?

Vorrei stare tutto il tempo sotto un albero di mele con te, tutto il giorno così.

Sarò sincero nel dirti quante volte ho pensato di rilassarmi con te,

e parlando del più e del meno far cadere gli occhi sul tuo seno, senza un perché.

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