Fammi entrare nella tua vita. Anche e soprattutto dove sei sola e nessuno ti vede: fammi entrare. Dammi il senso di qualcosa che capiti matematicamente una volta al mese.

sabato 21 marzo 2009

Usciamo?

E' possibile che le attenzioni di un ragazzo a cui mi sono affidata mi diano la nausea? Sarà che far sfoggio delle mie arti ammaliatrici in pieno pubblico, non mi piace. Ma ho paura di provarci inutilmente. Non sono convinta, e pensandoci bene è una costante di tutte le mie storie. La crisi dei sei mesi a me si anticipa alla crisi delle tre settimane. Penso troppo e non riesco a darmi del tutto. Non voglio rovinare amicizie e se non sono veramente folgorata mollo tutto e passo i mesi a seguire mangiandomi prima unghie, poi falangi e a seguire i palmi delle mani. E spesso le amicizie le rovino così. Mi concedo qualche giorno, scompaio. Aspetto che mi manchi e riappaio. Poi scappo di nuovo, e a quel punto è lui a mandarmi al vero. Siamo già a tre vittime e la 4a è in fase di assassinio. Speriamo non vada davvero così. Ci sto lavorando parecchio. E lui mi affascina moltissimo. Non mandiamo tutto a puttane per l'ennesima volta.

6 commenti:

  1. L'hai detto...pensi troppo. Mettila così: nel momento in cui senti "qualcosa" per qualcuno...beh l'amicizia è già bella che andata.
    Datti tempo, rilassati. Piantala di farti paranoie e "goditi il viaggio".
    E bada che questo non vale solo nelle storie d'amore...

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  2. credo che la tua sia solo la paura di lasciarti andare per non soffrire poi... l'amore non è la ragione...

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  3. Consolati... io arrivo ai gomiti :-)

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  4. a volte è difficile capirsi nel virtuale
    figuriamoci nel reale...
    noi siamo troppo noi
    e gli altri sono troppo gli altri
    quando vorremmo annullare le distanze
    ci spaventiamo...

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  5. sono purtroppo/fintroppo d'accordo.

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