E mi piacerebbe davvero tornare in quei giardini di marzo.
Quella toccata e fuga non m'è bastata, ci avrei messo su casa, avrei portato biscotti ai nuovi vicini, avrei piantato la buca delle lettere.
E invece no, sono scappata, e scrivo qui. Oggi ho aperto il blog, che forse non servirà a chi lo legge, quanto a me.
Non voglio dire alle persone che conosco di questo spazio, deve essere la mia isola deserta, la mia tana segreta, i miei giardini di Marzo.
Ho talmente tanto da dire al mondo. Voglio solo che ci sia qualcuno a porgere gli occhi per vedere che scrive e pensa e prova e ascolta quella paranoica.
State con me, ascoltatemi seriamente, consideratemi seria. Lo sono, non c'è niente da fare. Non sono piccola e stupida.
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